La storia del Prato Gaio: dal 1890 a oggi
La storia del Prato Gaio inizia nel 1890, quando in frazione Versa di Montecalvo Versiggia la famiglia Daprati apre un’osteria con campi da bocce. All’inizio del 1900 Maria Daprati sposa Giuseppe Liberti: con loro ha inizio la serie di generazioni che darà continuo ristoro all’Alta Valle Versa. Attorno al 1920 viene inaugurata vicino all’osteria una balera, che renderà la frazione Versa il luogo di divertimento più popolare della vallata. Una maestra del vicino paese di Volpara chiamò la balera Prato Gaio per sottolineare la gioia che qui si respirava.
Nel 1970 viene costruito l’attuale edificio: sotto la guida di Teresita Ester Ghelfi e Vittorio Liberti, il Prato Gaio diventa il luogo sacro della tradizione oltrepadana. Nel 1990 Giorgio Liberti raccoglie il testimone di papà Vittorio e del fratello Mariano e, affiancato in cucina dall’esperienza e dalla sensibilità di Daniela Calvi, continua a rinnovare la lezione di cultura gastronomica e di ospitalità del Prato Gaio.
Il logo
Tutto ebbe inizio nel momento in cui le nostre porte furono aperte per la prima volta, molti anni fa. Il nostro amato logo fu creato proprio allora, da una mano esperta e amorevole – quella di papà Vittorio.
“Prato Gaio” che leggete nel logo è la sua calligrafia. Ogni tratto della penna racconta una storia di impegno e dedizione, riflettendo l’attenzione ai dettagli che mettiamo in ogni piatto che serviamo.
Anche i fiorellini giocosi che adornano il logo furono disegnati a mano con il desiderio di aggiungere un tocco di freschezza e vitalità nel nostro ristorante.
Il nostro logo ha molto più di un valore estetico. Ha un significato profondo e affettuoso per noi. Rappresenta la tradizione tramandata di generazione in generazione e l’essenza stessa del “Prato Gaio” – un luogo in cui le risate risuonano come melodie, dove i sapori evocano ricordi e dove ogni ospite diventa parte della nostra storia.